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Qualcosa di inspiegabile, irrazionale e sconvolgente, scuote una Torino in piena trasformazione. Una città che cambia non solo nell'aspetto, ma anche nel carattere di chi la vive. Un'indagine complessa, ai limiti della stessa logica, mette a nudo le fragilità, contraddizioni e paure di una polizia che l'autore ama spesso definire a geometria variabile. Le vite di questi poliziotti così ben raccontate e descritte, anche nell'intimo, si susseguono, intersecano, intrecciano, in un fatale amplesso emotivo che coglie impreparato anche il lettore più esigente. Un filo conduttore sottile e perverso unisce diabolicamente storie apparentemente diverse come le complesse indagini della sezione omicidi, della sezione narcotici o i turni quotidiani di una volante in zona Mirafiori. Sullo sfondo il grande rapporto di amicizia che lega gli ormai noti protagonisti dell'autore, Alessandro Meucci e Maurizio Vivaldi, il primo a capo della sezione omicidi, il secondo ex poliziotto e investigatore privato, qui giunti alla loro ottava indagine.